MATERIALE DI STUDIO



Capire il nuovo, governare il cambiamento: verso un progetto di residenzialità solidale per il nuovo millennio.


PROGETTO ARNIA


ABITARE RESIDENZE NON INVASIVE AUTONOMIZZANTI



Materiale di studio e di riflessione teorica a cura di Marina CONTI




INDICE


Introduzione

Le nuove emergenze socio-abitative

Focus sugli  anziani

  1. Orientamenti del welfare

  2. Il Progetto di Villaggio Orizzontale e Verticale nel percorso A.R.N.I.A.

1° - l’inserimento della famiglia tutor o del tutor singolo con funzioni di custode sociale

2° - la struttura architettonica

3° - la domotica

4° - il design

5° - l’integrazione con il contesto urbano

Conclusioni




2°) La struttura architettonica

Un Progetto di tipologie abitative come il Villaggio Orizzontale e Verticale nel percorso A.R.N.I.A. si differenzia notevolmente da quello di un normale edificio di appartamenti: una residenza convenzionale di norma conserva una triplice suddivisione degli spazi per le visite, la famiglia e i servizi. La composizione di queste zone prende forma attraverso una serie di spazi che rispondono alle esigenze di socializzazione, intimità e alle funzioni pratiche di manutenzione, pulizia e di aree per immagazzinare e conservare. Si stabilisce, in questo modo, una gerarchia spaziale in cui vi è una distinzione netta tra gli ambiti più ampi della casa, rappresentati dalle sale e delle camere, e le zone di dimensioni ridotte dedicate a servizi, in cui non ci si sofferma più del tempo necessario; in quest’ultimi si concentrano e dispongono tutte quelle installazioni che facilitano i lavori quotidiani, agevolati normalmente da supporti tecnologici.

L’unità abitativa standard prevista dal Programma, al contrario, è caratterizzata dalla presenza di un numero limitato di stanze le cui dimensioni sono contenute. Può essere facilmente associabile alla tipologia abitativa dell’appartamento, una versione ridotta di una casa convenzionale che, in buona parte, si configura attraverso una esportazione dei suoi componenti, che normalmente influisce in termini spaziali su tutti quegli spazi comunitari e buona parte di quelli di uso pratico o di servizio. Tali spazi sono dislocati nell’edificio e assumono un utilizzo comunitario, costituendo il nucleo di servizi di uso sociale del condominio.

L’aspetto residenziale prevale rispetto a quello assistenziale, tuttavia l’accesso ai servizi sarà comodo, sicuro e completamente accessibile. 


Nel Progetto vi è una grande distribuzione di zone comunitarie e lo spazio privato rappresenta il proprio domicilio. È importante che quindi disponga di tutte le caratteristiche necessarie perché possa essere identificato e sentito come una vera e propria casa.

Questa è, infatti, il “cuore” della vita degli inquilini, il luogo di riferimento dove si svolgono quelle attività quotidiane ritenute primarie come dormire, occuparsi dell’igiene personale, preparare e consumare i propri pasti, ricevere delle cure. L’alloggio deve inoltre soddisfare anche alcune esigenze complementari, legate a quei bisogni in modo che aumentino la qualità della vita ed il benessere psicologico, quali rendere accogliente la propria dimora, svolgere lavori domestici, spostarsi con facilità tra gli ambienti, sentirsi sicuri e partecipare alla vita del vicinato, ricevere persone, comunicare con l’esterno. È fondamentale che ogni inquilino continui ad avere una responsabilità individuale sulla gestione della propria quotidianità; l’assistenza e l’imposizione di orari, lo sgravano da impegni ma non fanno altro che incrementare la sua sensazione di dipendenza.


Il Progetto individua alcune caratteristiche di cui deve essere dotato il complesso abitativo e che risultano imprescindibili perché le singole unità siano il più possibile fruibili e accessibili:

  1. gli alloggi devono avere dimensioni adeguate alle possibilità fisiche ed economiche dell’utente; un alloggio grande necessita di cure e manutenzioni, con i relativi costi, che gli inquilini non sono in grado di garantire;

  2. devono essere assicurate la massima accessibilità dell’alloggio e adattabilità del condominio alla progressiva e incrementale fragilità e possibile disabilità. Si stima che nell’Unione Europea, mediamente solo l’1% degli alloggi siano realmente adeguati alle esigenze di mobilità di anziani e disabili, ossia privi di qualsiasi tipo di barriera architettonica e dotati di ascensori di dimensioni tali da ospitare una carrozzina.

  3. prevede che gli inquilini possano godere di una buona “vista” dalla propria casa in quanto incrementa le possibilità di stabilire relazioni fisiche e visive con l’esterno: rendere riconoscibile l’unità abitativa dall’esterno amplifica la sensazione di essere parte della comunità.

  4. preserva il diritto all’intimità della persona: disporre spazi privati che possano essere personalizzati e condivisi liberamente; prevede un design confortevole e funzionale e la possibilità di decorazioni dello spazio interno secondo il proprio gusto e le proprie abitudini.

  5. prevede, se possibile, un giardino al fine di mettere a disposizione degli inquilini e dei loro visitatori una zona verde accogliente, piacevolmente fruibile e particolarmente stimolante per quanto riguarda gli aspetti sensoriali, con la possibilità di praticare la garden therapy, capace di migliorare lo stato di salute degli individui, sia da un punto di vista prettamente organico, che psicologico.


Il Progetto utilizzerà soluzioni edilizie rispettose dell'ambiente, quali il risparmio energetico, l'utilizzo di materiali ecologici e di recupero, lo sfruttamento di energie rinnovabili e  la riqualificazione urbana.


Ognuno di noi, e a maggior ragione chi ha delle limitazioni all’autonomia, aspira ad avere il massimo controllo della propria vita e poter continuare a condurre per il maggior tempo possibile una vita indipendente. La dotazione di servizi nel Progetto, risponde in maniera adeguata alla possibilità di consentire una vita pressoché autonoma limitatamente alle condizioni di salute degli inquilini.

Le soluzioni proposte garantiscono la possibilità di possedere uno spazio privato che è una vera e propria casa e, allo stesso tempo, di godere di tutti i servizi di sostegno aggiuntivi che garantiscono di poter condurre una vita in autonomia. Se, nei condomini tradizionali, gli spazi comuni si riducono ad essere quelli di circolazione (elementi di comunicazione verticale e orizzontale, talvolta cortili e giardini), progettati in funzione dei singoli appartamenti, nel Progetto la prospettiva si ribalta e l’edificio è pensato come un luogo collettivo dal quale si ricavano gli spazi privati. 

Dal punto di vista gestionale, questo approccio, facilita la fornitura dei servizi, che si concentrano in un unico punto senza che quindi questi siano dislocati sul territorio.


Gli aspetti architettonici collegati alle installazioni domotiche

Una unità edilizia in grado di soddisfare le esigenze di persone con disabilità motorie e/o sensoriali è il risultato di un progetto teorico volto sia a migliorare la qualità di vita di inquilini con limitate capacità fisiche e cognitive, sia a controllare l’andamento del processo di riabilitazione per poterlo monitorare adottando soluzioni specifiche per ogni singola esigenza. Gli obiettivi da perseguire che si propone il Progetto riguardano il raggiungimento della:

  1. indipendenza dell’utente negli spostamenti all’interno dell’ambiente e conseguente superamento delle barriere architettoniche presenti nell’abitazione;

  2. autonomia nei movimenti con conseguente riduzione dello sforzo richiesto all’assistenza;

  3. massima sicurezza e comfort attraverso l’utilizzo di sensori e sistemi dedicati allo scopo.


Diversi sono gli strumenti da utilizzare per il raggiungimento di questi obiettivi:


  1. Corretto dimensionamento degli spazi. I locali ed i percorsi interni saranno dimensionati tenendo in considerazione      gli spazi di manovra necessari ad una persona con limitazioni motorie o su sedia a ruote.

In particolare:

a) l’inserimento di porte interne scorrevoli automatiche consentirà un agevole transito; gli spazi antistanti e retrostanti tali aperture saranno adeguatamente dimensionati con riferimento alle manovre da effettuare con la sedia a ruote;

b) i meccanismi di apertura delle finestre e delle tapparelle saranno automatizzati così da essere facilmente manovrabili. Le finestre, inoltre, saranno dimensionate e poste in maniera tale da consentire una visuale anche alla persona seduta ed inoltre dotate di parapetto di sicurezza;

c) la disposizione degli arredi fissi sarà studiata in maniera tale da consentire il transito della persona su sedia a ruote ed un agevole utilizzo di tutte le attrezzature in essi contenute;

d) il servizio igienico sarà dimensionato in maniera tale da garantire la manovra di una sedia a ruote per l’utilizzo degli apparecchi sanitari. Saranno previsti opportuni corrimano ed ausili, i sanitari potranno essere del tipo per disabilità con disegno speciale, i rubinetti miscelatori saranno termostatati onde evitare scottature e avranno la leva di azionamento lunga;

e) i corridoi e i passaggi presenteranno un andamento quanto più possibile continuo e con variazioni di direzione ben evidenziate. La larghezza dei corridoi e dei passaggi sarà tale da garantire il facile accesso alle unità ambientali da esso servite e, dove necessario, tale da consentire l’inversione di direzione ad una persona su sedia a ruote;

  1. f)i pavimenti saranno complanari tra loro e non sdrucciolevoli.


• Adeguato utilizzo di materiali e finiture

Tutti i materiali e le finiture utilizzate saranno studiati in maniera tale da migliorare la mobilità dell’utente e garantirne la massima sicurezza e incolumità (ad esempio spigoli arrotondati).


• Adozione di attrezzature specifiche

Le attrezzature saranno studiate per consentire la massima autonomia dell’inquilino. In particolare la cucina potrà avere piani d’appoggio regolabili in altezza e sagomati per una minore necessità di movimento, ante motorizzate e pensili regolabili in altezza e attrezzati di saliscendi elettrici, griglie complementari ai piani di cottura per una sicura traslazione di pentole ed affini, tavolo regolabile in altezza e ripiani senza alcun ingombro sottostante, piano cottura elettrico, lavastoviglie, forno, frigorifero, il servizio igienico sarà  con doccia a pavimento e maniglioni d’appoggio, la camera da letto potrà prevedere l’armadio a due ante motorizzate. Le attrezzature per disabilità motorie gravi (sollevatore a binario, vasca regolabile in altezza ed inclinazione, letto articolato con telecomando, ecc.) saranno predisposte per garantire il massimo confort dell’utente oltre che per ridurre al minimo gli sforzi dello stesso ed eventualmente dell’assistenza.


È di fondamentale importanza che ogni inquilino sia messo al centro di qualsiasi scelta rispetto alla sua destinazione abitativa e che quindi possa poter scegliere il tipo di sistemazione che meglio si adatta al proprio profilo, nella gamma delle opzioni disponibili. E’ possibile classificare i servizi  offerti nel condominio” in tre macro-aree:

  1. Servizi collettivi (comuni a tutto l’edificio e ai suoi utenti e che fanno parte dell’offerta complessiva; tra questi sale di uso polivalente, cucina di servizio, manutenzione dell’edificio, reception, lavanderia a gettoni);

  2. Servizi generali (destinati a tutti gli utenti allo scopo di facilitare l’integrazione nel condominio e nel contesto fisico e sociale del quartiere come biblioteca, ludoteca, palestra, ambulatorio, spazi comuni, giardino, ecc.)

  3. Servizi di appoggio personale specifici per tutti gli utenti in funzione della propria condizione psicofisica, con l’obiettivo di consentire una vita autonoma in condizioni adeguate. Tra questi servizi sono compresi tutti i dispositivi di assistenza domotica (dispositivi di mobilità e tecnologie per l’udito e disabilità visiva), il sistema di sicurezza, i servizi del tutor di condominio e tutte quelle azioni di tipo preventivo per evitare o perlomeno contenere il deterioramento fisico e psichico dell’utente.

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