MATERIALE DI STUDIO



Capire il nuovo, governare il cambiamento: verso un progetto di residenzialità solidale per il nuovo millennio.


PROGETTO ARNIA


ABITARE RESIDENZE NON INVASIVE AUTONOMIZZANTI



Materiale di studio e di riflessione teorica a cura di Marina CONTI




INDICE


Introduzione

Le nuove emergenze socio-abitative

Focus sugli  anziani

  1. Orientamenti del welfare

  2. Il Progetto di Villaggio Orizzontale e Verticale nel percorso A.R.N.I.A.

1° - l’inserimento della famiglia tutor o del tutor singolo con funzioni di custode sociale

2° - la struttura architettonica

3° - la domotica

4° - il design

5° - l’integrazione con il contesto urbano

Conclusioni




3°) La domotica

La domotica è l’applicazione di tecnologie alla casa, al fine di migliorare il comfort, la quantità di servizi disponibili, l’autonomia e la sicurezza di chi vive nella casa. La domotica o automazione domestica è in termini generali l’applicazione di soluzioni tecnologiche all’ambiente abitativo al fine di realizzare soluzioni integrate che aumentino la sicurezza, migliorino il comfort, semplifichino le attività quotidiane, diano maggior controllo della casa. Si occupa dell’integrazione degli impianti tecnologici presenti in un’abitazione (impianto elettrico, riscaldamento, allarme, ecc…) allo scopo di migliorare l’usabilità, la sicurezza ed al contempo ottimizzare i consumi di energia introducendo un elemento “intelligente”. Tramite ciò l’abitazione diventa finalmente in grado di comunicare dando quindi la possibilità di interagire in modo attivo e bidirezionale.

Un’abitazione così integrata può essere controllata dall’utilizzatore tramite opportune interfacce utente, come pulsanti, telecomandi, touch screen, tastiere, dispositivi per il riconoscimento vocale, che realizzano il contatto (invio di comandi e ricezione informazioni) con un sistema intelligente di controllo, basato su un’unità computerizzata centrale oppure basato su un sistema a intelligenza distribuita. I diversi componenti del sistema di home automation sono connessi tra di loro e con il sistema di controllo tramite vari tipi di interconnessione, ad esempio con una rete locale, con onde convogliate, oppure con onde radio o BUS dedicato. Il sistema di controllo centralizzato provvede a svolgere i comandi impartiti dall’utente, a monitorare continuamente i parametri ambientali, a gestire in maniera autonoma alcune regolazioni e a generare eventuali segnalazioni all’utente o ai servizi di teleassistenza.

I sistemi di automazione sono di solito predisposti affinché, ogniqualvolta venga azionato un comando, all’utente ne giunga comunicazione attraverso un segnale visivo di avviso/conferma dell’operazione effettuata.

I dispositivi domotici, per assolvere in modo corretto al ruolo a cui sono adibiti devono però rispondere a certi requisiti di:

•Semplicità: il sistema domotico è diretto ad un pubblico vasto e non professionale, per questo deve essere semplice da usare secondo modalità naturali, univoche e universalmente riconosciute.

•Continuità di funzionamento: il sistema deve essere costruito pensando al fatto che dovrà offrire un servizio continuativo e per questo praticamente immune da guasti o semplice da riparare.

•Affidabilità: il sistema deve funzionare sempre, senza richiedere particolari attenzioni; anche in caso di guasti esso deve essere in grado di fornire il servizio per il quale è stato progettato o uno simile in caso di funzionamento ridotto.

•Basso costo: affinché un sistema domotico sia alla portata di tutti deve avere un costo contenuto, inteso come economicità delle periferiche e della rete di interconnessione tra i diversi moduli funzionali.

Nella progettazione "tradizionale" si ricorre ad impianti separati (elettrico, illuminazione, riscaldamento, allarme, ecc.) che spesso soffrono delle seguenti limitazioni:

•Difficoltà di gestione: l'utente si trova spesso a dover utilizzare più interfacce di controllo, come telecomandi, centraline, ecc.

•Funzionalità limitate: l'utente non può combinare le funzionalità di impianti differenti, limitando in questo modo le potenzialità dell'intero "sistema casa".

•Scarsa flessibilità: la modifica di una funzionalità in un impianto tradizionale richiede la stesura di nuove linee elettriche.

•Gestione consumi: un impianto tradizionale non è ottimizzato per la gestione dei carichi e di tutte le utenze e non può quindi garantire un risparmio di energia.

•Comfort limitato: la gestione del "sistema casa" tramite molteplici centraline comporta disagio e ne limita le potenzialità.


Grazie alla domotica, le informazioni raccolte da qualsiasi sensore nella casa verranno utilizzate per ottimizzare i consumi e semplificare la gestione dell'intero sistema.

I vantaggi offerti dalla domotica possono essere riassunti dai seguenti punti chiave:

•Condivisione delle risorse tecnologiche: possibilità di gestire in modo semplice tutti i differenti sistemi presenti in una casa (impianto termo-idraulico, sistema d'allarme, multimedialità).

•Flessibilità dell'impianto: grazie alla domotica, è possibile modificare tutte le funzionalità ed i punti di comando senza ricorrere alla stesura di nuove linee elettriche.

•Semplificazione dell'impianto: la domotica consente una riduzione dei cablaggi elettrici e delle relative opere murarie.

•Sicurezza: grazie ai sensori di presenza integrati e alla video-sorveglianza, è possibile implementare sistemi di allarme molto sofisticati. Inoltre, grazie alle più moderne tecnologie, l'impianto domotico è più sicuro con il controllo dei sensori per gas, incendio, allagamento e con le linee elettriche a bassa tensione.

•Comfort: la domotica rende possibile la gestione dell'intero "sistema casa" da una o più interfacce di facile comprensione.

•Attivazione scenari: un sistema domotico permette l'attivazione di sequenze di funzionalità, anche molto complesse, che semplificano la routine domestica e supportano le problematiche motorie e sensoriali degli inquilini.

•Risparmio energetico: recenti studi hanno dimostrato che la domotica aiuta a risparmiare energia. Un sistema domotico ben configurato può supervisionare i sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili (come pannelli solari e impianti geotermici) e consente di ottimizzare l'accensione delle luci oltre che la termo-regolazione.

•Controllo locale e remoto: grazie alla domotica, la casa può essere controllata anche da remoto, con la possibilità di attivare una piattaforma domotica integrata che monitora tutte le unità di vita di complesso residenziale.


Le barriere architettoniche si identificano non solo con gli ostacoli materiali e concreti che limitano la mobilità delle persone e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria o sensoriale ridotta o impedita in forma permanente o temporanea, ma come la normativa sancisce, rappresentano gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti nonché la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettano l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti, per i sordi e per le persone con problemi di deambulazione.

La domotica, per tutti rappresenta comodità, risparmio e sicurezza, per alcuni è anche una necessità per rimanere autonomi.

Molte persone a seguito di eventi invalidanti si trovano nella condizione di dover dipendere in varia misura da altri. Dall’impossibilità di svolgere autonomamente attività che hanno da sempre costituito la quotidianità di un individuo può derivare una perdita di autostima che, alle problematiche legate alla fisicità, unisce sofferenza psicologica e stati depressivi, rendendo così più complesso e problematico l’eventuale percorso di recupero. In questo contesto il recupero dell’autostima dovuto alla fruizione di tecnologie domotiche può rappresentare un importante contributo terapeutico, rendendo tecnologicamente abili le persone, per questo il Progetto non solo interverrà con procedure e prodotti standard, ma con veri e propri interventi mirati e personalizzati con l'intento di sopperire alla riduzione funzionale attraverso l'incremento prestazionale delle strutture ambientali e tecnologiche in unione con l'eliminazione degli ostacoli sia di tipo fisico che cognitivo.

Uno dei cardini del Progetto è la convinzione che le tecnologie avanzate sono di fondamentale aiuto per tutti e in particolare per persone che, anche in presenza di gravi menomazioni, conquistano un’elevata autonomia che permette loro il controllo dell'ambiente di vita, la comunicazione, l'assistenza a distanza, la mobilità in quasi tutte le situazioni logistiche domestiche, il piacere di riscoprire interessi dimenticati e di coltivarne di nuovi.

Aiutano anche gestire in sicurezza e totale controllo le funzioni dei complessi abitativi oggetto del presente progetto e a garantire un servizio di qualità superiore.

L’automatizzazione degli edificio nei suoi aspetti più completi comprende i sistemi di automazione e telecontrollo/rilevamento degli impianti, il controllo  delle apparecchiature, i sistemi audio e video, il trattamento delle informazioni interne/esterne alla struttura.

Mediante le soluzioni domotiche è possibile la gestione delle varie funzionalità di utenze e contemporaneamente la possibilità (per persone  diversamente abili e della terza età) di stabilire contatti immediati al fine di poter godere di eventuale assistenza necessaria.

Inoltre, chi non è autosufficiente troverà garantito un valido supporto che può restituirgli almeno in parte la libertà delle proprie azioni, potendo compierne alcune autonomamente, altre invece delegarle alla tecnologia essendo comunque garantito in sicurezza e tranquillità.

Il Progetto prevede, per la predisposizione impiantistica delle tecnologie domotiche dei complessi abitativi, l’introduzione di una piattaforma domotica integrata con la quale sarà possibile gestire in modo facile ed intuitivo il controllo dei parametri, l’illuminazione, la multimedialità, la telefonia, il monitoraggio della condizione di salute degli inquilini, la sicurezza. In generale l’automazione dell’edificio: con il vantaggio di un elevato risparmio energetico.

Il sistema sarà soggetto a un controllo e ad un comando in maniera remota, e sarà quindi possibile al tutor controllare tutti i singoli impianti all’interno dell’edificio (es. impianto di riscaldamento e climatizzazione), con maggiori comfort e il miglioramento della qualità della vita degli inquilini.

La piattaforma permetterà di raggiungere un elevato grado di controllo e una sorveglianza dell’edificio e di ogni singola unità abitativa, compreso il livello di funzionalità dell’impianto stesso.

Il software di controllo e gestione a corredo della piattaforma domotica, permetterà al tutor, adeguatamente formato, di accedere sia alle funzionalità di sistema (presenze, accessi, impostazione soglie di temperatura, programmazione dell’illuminazione, allarmi intrusione, incendio, allagamento, richieste di assistenza), sia alle funzionalità di interazione con gli inquilini (monitoraggio delle unità di vita e delle singole camere, controllo dei parametri vitali, richieste di contatto video-telefonico con gli inquilini) sia ai rapporti con reti esterne (telemedicina).

Il controllo della ‘piattaforma domotica integrata’ o meglio l’inter-azione degli inquilini con i dispositivi (es. luci, finestre, porte, monitor multimediale) avverrà prevalentemente attraverso il telecomando universale in dotazione.


La connessione bidirezionale e multimodale di ogni impianto domestico con la piattaforma domotica integrata, controllata dal tutor, permetterà altresì di monitorare a distanza lo stato del soggetto, rilevare eventuali parametri fisiologici per un controllo continuo dell’evoluzione dello stato di salute, svolgere attività di assistenza e consulto, fornire consigli e intervenire rapidamente in situazioni di emergenza.


Il sistema domotico previsto dal Progetto sarà modulare ed espandibile. Questo significa che tutte le funzioni presenti, saranno tra loro indipendenti e potranno essere scelte per adattarsi alle esigenze specifiche di ognuno.


Descrizione generale

Il Progetto prevede la predisposizione all'interno delle tipologie abitative individuate di un impianto con funzionalità domotiche al fine di ottenere nel tempo una semplice trasformazione delle unità di vita con l'aggiunta di funzioni e automazioni legate all'evolversi delle necessità dell'utenza.

Si prevedono infatti tra gli inquilini, per esempio anziani autosufficienti con limitate necessità o persone con disabilità, che, per l'aumentare dell'età o per l'evoluzione di malattie, possono avere bisogno di un numero crescente di ausili e supporti. E’ importante che le persone in oggetto siano in possesso di adeguate abilità sociali ed autosufficienza nell’assunzione di responsabilità ovvero conviventi con tali requisiti.

Essendo il contesto quello di un'edilizia a costo contenuto, sarà fondamentale che anche le scelte impiantistiche siano facilmente disponibili sul mercato e senza eccessivi costi di installazione e manutenzione.


Individuazione dell’utenza di riferimento dei complessi abitativi


Il progetto prevede costruzioni comprendenti diverse tipologie abitative, dall'unità minima per una o due persone all'appartamento per famiglia. Si avranno così una serie di abitazioni adatte a persone disabili o anziane ma non necessariamente ed esclusivamente destinate a loro, per evitare di costituire un tipica "residenza assistita" e per favorire l’integrazione e l'aiuto reciproco tipico delle unità di vicinato.

Per quanto riguarda l'utenza con particolari necessità l'appartamento tipo dovrebbe soddisfare le necessità di:

  1. disabili motori (M)

  2. disabili della vista (V)

  3. disabili dell'udito (U)

  4. disabili psichici (P)

  5. anziani parzialmente autosufficienti (A)

Da ciò scaturisce che le necessità effettive di ausili domotici possono essere molto diverse e perciò il Progetto prevede un’attenta progettazione che con pochi accorgimenti possa permettere successive eventuali implementazioni e creazioni di nuovi scenari. Si prevede un sistema dinamico, quindi flessibile e modificabile nel tempo in quanto programmabile sulla base delle criticità dei singoli inquilini. Infatti, le esigenze di supporto sono diverse in base alla tipologia di problema della persona: le esigenze di una persona affetta da disabilità visiva sono profondamente diverse da quelle di una persona affetta da disabilità motoria e da quelle di una persona affetta da disabilità cognitiva. Il Progetto tiene conto del fatto che i bisogni variano in modo considerevole nel corso del tempo, con l’avanzare dell’età e l’insorgere di particolari patologie, richiedendo quindi che le tecnologie siano in grado di “modificarsi” in conformità alle necessità dell’utente.


Di seguito si cercherà di schematizzare, a titolo esclusivamente esplicativo, un elenco di ausili, impianti, accorgimenti domotici, utilizzando le lettere dello schema sopra riportato per sintetizzare a chi in particolare si rivolge ogni accessorio.

La schematizzazione ha lo scopo di individuare quali ausili sono ipotizzabili come di larga utilità e quali invece sono più specifici a seconda dell'utenza.


















































































L'esigenza fondamentale di cui il progetto terrà conto sarà di avere a disposizione gli stessi confort di qualsiasi abitazione ed in più la possibilità di inserire nuove funzioni e ausili.

La cucina non sarà dotata di particolari ausili domotici. Saranno installati un allarme gas da collegare con opportuni segnali ottici - acustici all'interno dell'appartamento. Saranno previsti eventualmente pensili motorizzati che possano abbassarsi a livello dell’inquilino carrozzato.

E' opportuno prevedere da subito anche allarmi anti-allagamento in bagno ed in cucina e allarmi antincendio (rivelatori di fumo) sia nell'ambiente soggiorno cucina che nella zona notte (es. mozzicone di sigaretta lasciato sul letto da persona con difficoltà cognitive).

Sarà previsto uno spazio, sia in soggiorno che in camera da letto, attrezzabile come scrivania di lavoro per consentire ad esempio il telelavoro.

Il bagno avrà un sistema di segnalazione in caso di malore, posizionato in basso o tramite cordicella. Per maggiore sicurezza tale sistema sarà riportato anche in prossimità del letto e del divano. Sarà collegabile allo stesso sistema di allarme ottico acustico del gas.

Inoltre ci sarà un collegamento telefonico vicino al quadro elettrico in modo da poter facilmente collegare al sistema un combinatore telefonico che permetta di inviare gli allarmi a distanza alla centrale operativa controllata dal tutor.

Da subito si prevede l'istallazione di scuri esterni motorizzati nelle porte finestre verso il giardino/terrazzo, utili anche in caso di parziali inabilità e inseribili in scenari semplificati (all'uscita dall'appartamento: chiusura delle persiane, spegnimento luci, abbassamento condizionamento, ecc.).

Nella zona notte si prevede di inserire oltre ai comandi delle luci e delle persiane e al telefono anche un secondo collegamento al citofono.

In alternativa si può prevedere un impianto citofonico collegato al cordless telefonico attivabile senza spostarsi da qualunque punto della casa.


Individuazione delle funzioni principali che andranno affidate agli impianti tradizionali e ai sottosistemi domotici.

Ogni unità di vita sarà dotabile dei normali confort relativi al benessere termico, alle comunicazioni e allo svago (tv, videoregistratore, radio-cd, internet, telefono, ecc.) senza nessun tipo di controllo domotico di queste apparecchiature. La possibile evoluzione nel tempo è legata al controllo di queste apparecchiature per mezzo di telecomandi intelligenti in grado di replicare i tradizionali telecomandi di cui sono dotati questi apparecchi. Il telecomando poi può essere gestito dall'utente con l'interfaccia più adatta alle sue residue capacità (manuale, vocale, a scansione).

Per quanto riguarda l'illuminazione si pensa ad un sistema misto con 2 attuatori domotici che controlleranno:

  1. impianto luce camera da letto e bagno

  2. impianto luci ingresso, soggiorno, cucina, esterne con interruttori per il comando dei singoli apparecchi di tipo tradizionale

Questa soluzione limita la complessità di gestione e riduce i costi ma permette di impostare comunque semplici scenari:

  1. uscita: tutto spento

  2. notte: spenta zona giorno, accensione assieme notte e bagno

All'interno dei due impianti tradizionali i comandi delle luci esterne (porta e eventuale terrazzo) e del bagno potrebbero essere comandate da sensori di presenza posti a 1 metro da terra e con un tempo di accensione lungo per evitare lo spegnimento in caso di sosta prolungata. Questo limiterebbe il numero di pulsanti all'interno dell'appartamento.


Esempi di definizione degli scenari

Saranno possibili più scenari con le funzioni subito presenti in ogni appartamento:

GIORNO: impianto luci giorno off, impianto luci notte off, condizionatore comandato da crono termostato, scuri e finestre comandati localmente.

NOTTE: impianto luci giorno off, impianto luci notte on, condizionatore comandato da crono termostato, scuri chiusi, finestre comandate localmente.

USCITA BREVE: impianto luci giorno off, impianto luci notte off, condizionatore comandato da crono termostato, scuri chiusi, finestre comandate localmente.

ALLARME GAS: un attuatore disattiverà completamente l'impianto elettrico mentre partiranno gli allarmi, scuri aperti, finestre aperte.

ALLARME MALORE, INCENDIO, ALLAGAMENTO: allarme ottico acustico, accensione delle luci, eventuale apertura della porta esterna (comunque la programmabilità dell’impianto permetterà di personalizzare questi scenari via software sulle persone che realmente abiteranno la casa senza modifiche impiantistiche, lasciando a loro la scelta di una funzione delicata come questa e quali scenari effettivamente implementare), apertura delle finestre, apertura degli scuri.

Il pulsante per l'attivazione degli scenari GIORNO e NOTTE (alternativi), quello relativo all'USCITA BREVE e i pulsanti per resettare gli allarmi saranno all'ingresso, in una parete vicina all'uscita ma anche al passaggio fra zona giorno e notte e ovviamente nella piattaforma domotica integrata controllata dal tutor.


Impianti domotici e ausili previsti

Tutte le ulteriori funzioni e possibilità previste nella terza colonna della tabella sono relative a

• porte interne e finestre

Le interfacce di comando nel caso di necessità di movimentazione di porte dovranno essere necessariamente adeguate alla limitata mobilità e quindi saranno da inserire pulsanti di grandi dimensioni a parete o l'utilizzo del telecomando a scansione.

• sistemi di sollevamento a rotaia composti da una o più rotaie possono essere fissate a soffitto

I sistemi a rotaia sono modulari. Ciò rende più semplice realizzare soluzioni su misura e adattarli alle esigenze personali.

I sollevatori a soffitto non occupano spazio sul pavimento e sono silenziosi e sempre pronti per l’uso, scorrono nel sistema a rotaia e  sono azionati da un motore a batteria. Al sollevatore è appeso una barra di presa a cui può essere fissata l’imbragatura. Il sistema a rotaia in cui scorre il sollevatore può essere dei seguenti tipi:

Il sollevatore è manovrato tramite un motore azionato da un telecomando.

• monitoraggio dei parametri vitali e delle abitudini di vita:

a)monitoraggio parametri vitali (frequenza cardiaca, pressione sanguigna, ecc.) con possibilità di telemedicina. Il Progetto prevede di utilizzare le tecnologie ICT (ad esempio bracciali con sensori) per il monitoraggio a distanza (piattaforma domotica integrata controllata dal tutor) dei parametri vitali di una persona affetta da patologie che ne impediscano la mobilità, quali dispositivi medicali per la misurazione di un insieme parametri vitali e di eventuali cadute della persona. La trasmissione dei dati a bassa potenza è una modalità tecnica che non interferisce con le altre apparecchiature elettroniche presenti negli  ambienti di vita. Il sistema di controllo elettronico dello stato di salute consiste in un braccialetto, costituito da un ricetrasmettitore di piccole dimensioni, collegato a sensori che permettono di tenere sotto controllo i parametri vitali: attività elettrica del cuore, ossigenazione del sangue, frequenza del respiro, attività fisica, rilevatore di caduta, temperatura epidermica e ambientale. Il sistema può inviare un allarme a richiesta con la pressione di un pulsante, oppure automaticamente in occasione di situazioni anomale (stato febbrile, caduta, frequenza cardiaca eccessiva, condizioni di forte stress, ecc.). La notifica di allarme contiene informazioni utili al trattamento del problema: il tipo di anomalia, i valori dei parametri fisiologici fuori dalla norma. La visualizzazione  a distanza (piattaforma domotica integrata) dei dati dei parametri vitali è possibile in continuo, attraverso Internet. La "wireless sensor network" rappresenta un'area della cosiddetta "health technology". Questa tecnologia, infatti, permette di ridurre i costi di assistenza senza compromettere la qualità della cura. Di seguito citiamo alcuni esempi:

  1. agenda elettronica per attività terapeutiche e fisiologiche quotidiane

  2. chat-line o sistema di comunicazione telefonico con il tutor

  3. aiuto alla memoria (per ricordare di prendere determinati farmaci o di svolgere determinate attività)

  4. monitoraggio wandering (“girovagare afinalistico” delle persone con malattia di Alzheimer e patologie assimilabili) con un  braccialetto trasmittente (che può essere indossato al polso o alla caviglia, e bloccato per evitarne lo smarrimento) che invia un segnale ogni 10 secondi. Se il segnale non viene ricevuto per 3 minuti, l’allarme si attiverà. Quando il soggetto tenta di allontanarsi, rileva la mancanza di segnale e fa scattare l’allarme sull’unità centrale. Il display visualizza il nome della persona mancante e le informazioni aggiuntive. La funzione permette di cercare la persona, ed entra in modalità ricerca, permettendo di localizzare l’esatta posizione della persona.


La valutazione del rischio e l’identificazione delle caratteristiche ambientali

Lo scopo della valutazione e della conseguente scelta delle misure domotiche si intenderà raggiunto attraverso i sistemi di gestione; per attenuare tutte quelle condizioni che rendono difficile o impossibile alle persone con limitazioni alle capacità fisiche, cognitive, sensoriali o motorie il movimento, l'orientamento, la percezione dei segnali di allarme e la scelta delle azioni da intraprendere al verificarsi di una condizione di emergenza. Il primo passo da compiere per conseguire tale obiettivo è quello di individuare le difficoltà di carattere motorio, sensoriale o cognitivo che l'ambiente può determinare, verso le quali dovrà essere prestata la massima attenzione e intraprese le necessarie e adatte misure di contenimento e abbattimento del rischio. Per quanto riguarda i criteri da seguire il Progetto prevede di elaborare una classificazione che riguarda le caratteristiche relative: alla mobilità; all’orientamento; alla percezione del pericolo e/o dell’allarme; all’individuazione delle azioni da compiere in caso di emergenza. Gli accessori domotici così saranno mirati alle effettive esigenze degli inquilini e quindi il loro costo contenuto e questi elementi saranno compatibili in futuro con le necessità ulteriori e la manutenzione non specializzata.


Progettazione antincendio ed antinfortunistica

Ai sensi della normativa vigente, con particolare riferimento agli eventi antropici che si possano verificare nell’ambito delle strutture domestiche, si individuano fughe di gas, principi di incendio, rotture di tubazioni con versamento di acque, mancanza di energia elettrica di rete, corti circuiti, dispersioni elettriche e mancata manutenzione impiantistica.

Il Progetto prevede sistemi di allarme e di comunicazione delle informazioni in emergenza, data l’estrema differenziazione delle limitazioni sensoriali di cui possono essere portatori gli inquilini. Le varianti previste per superare le difficoltà o aiutare le persone interessate dovranno tener conto di:

  1. caratteri Braille da utilizzare su tabelle o sui corrimano delle vie di esodo;

  2. messaggi sonori;

  3. segnalatori vibro-tattili;

  4. segnali luminosi che devono essere integrati da luci di emergenza di tipo autoalimentato in tutti i locali;

  5. rivelatori di fumo ottici sonori e vibranti; rivelatori fughe di gas (ottici sonori e vibranti) con elettrovalvola di chiusura, fuoriuscita idrica con rivelazione ottica sonora e vibrante e chiusura mandata.


La ricerca nel campo della domotica da parte del Progetto, si basa sull’idea che l’utilizzo di tecnologie in ambiente domestico permetterà di prolungare la permanenza nella propria abitazione evitando l’ospedalizzazione il più a lungo possibile. Affinché ciò avvenga, è importante che le tecnologie utilizzate nelle diverse situazioni individuali degli inquilini vengano considerate dagli utenti finali come fonte di indipendenza e supporto, e non come fonte di intrusione e violazione della riservatezza. Infatti, se l’utente percepisce la tecnologia come “invasiva”, tende a non usufruirne sciupando così un’occasione per migliorare la qualità della propria vita.

E’ altresì importante per il Progetto tenere in considerazione che gli utilizzatori, in special modo gli anziani, mostrano sia una certa preoccupazione ad affidarsi troppo alla tecnologia per paura di perdere la propria autonomia e vedere diminuite le proprie capacità, sia una certa diffidenza che può generare un rifiuto della tecnologia. Per questo motivo è necessario tener conto delle differenti necessità psicofisiche degli utenti per evitare che uno strumento di supporto abbia l’“effetto contrario”, ovvero diminuire la sensazione di indipendenza dell’utente.

 
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